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La Donna Alata

Mettersi in gioco, fuori dalla zona di comfort

09/12/2023

Salire sul palco, uscire dalla comfort zone

Ci sono momenti in cui sentiamo che per crescere, davvero, dobbiamo fare un passo oltre ciò che conosciamo. Per me, uno di questi momenti è stato salire su un palco teatrale, davanti a un pubblico, e mettermi completamente in gioco.

Non è il mio ambiente naturale. Non sono un attore, non sono abituato alle luci, ai silenzi, alle emozioni che si amplificano su una scena. Eppure ho scelto di farlo. Perché credo che un manager, oggi più che mai, debba dare l’esempio. Non solo con i numeri, ma con il coraggio. Con la vulnerabilità. Con l’umanità.

In quel contesto, ho sperimentato cosa significhi davvero uscire dalla propria zona di comfort. Non per il gusto della sfida in sé, ma perché credo che ogni volta che ci mettiamo in gioco in modo autentico, creiamo spazio anche per gli altri: colleghi, collaboratori, persone che guardano a noi per capire che direzione prendere.

Mettersi in gioco significa mostrarsi per ciò che si è, senza ruoli, senza maschere. È lì che nascono connessioni vere, relazioni sincere, che poi diventano anche leve di valore nel lavoro quotidiano.

Ho voluto farlo per me, certo. Ma soprattutto per il mio team. Perché penso che la leadership non sia mai solo dire, ma fare. Non indicare la strada, ma percorrerla insieme. E se questo significa salire su un palco, imparare un testo, respirare con il pubblico e affrontare le proprie paure, allora sì: è una sfida che vale la pena vivere.

Oggi più che mai, sono convinto che un manager debba essere una guida che sa anche mettersi in discussione. Solo così possiamo costruire culture sane, reti solide e risultati duraturi.