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Il denaro che non sai gestire ti gestisce

Finance

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Ciao, sono Ottavio, Ottavio Corali.
Oggi vorrei dare un titolo alla mia chiacchierata con voi. Il denaro che non sai gestire, ti gestisce.


Da cosa parte da questo titolo? Dal fatto che molto spesso nella quotidianità, nella mia attività, ho visto, vedo, ansia nel momento in cui si vanno ad effettuare gli investimenti. Magari come capita con una certa frequenza, anche per la prima volta, investimenti strutturati, diversificati, con prodotti nuovi. Prodotti magari dei quali sentiamo spesso parlare. Finalmente abbiamo incontrato un bravo consulente finanziario che ci ha ispirato fiducia. Lo stiamo conoscendo, ci stiamo conoscendo. E ci ha proposto un bel portafoglio con strumenti nuovi. Magari anche con modi diversi, molto chiari, molto trasparenti. Come facciamo in Fineco, magari una parcella, quindi un unico costo, molto chiaro, un rapporto professionale perfetto. Però abbiamo un po' di ansia. Perché abbiamo sentito che forse ci sono delle notizie poco belle in arrivo nel mondo. E allora, oh Dio, cosa potrà succedere? Magari c'è la voglia di dire, cavolo ma in passato me li tenevo sul conto corrente, tranquillo. Sì è vero, so che con l'inflazione perdo soldi, ma non li vedo, quindi non mi fa male. Sì, mi accorgo che il carrello della spesa a pari cifra ci sono un po' meno cose. Però non mi fa male, non vedo, c'è sempre il mio milione di euro. Sì, perderà un po' di valore, ma non si vede, non mi fa male. Ma così sbagliamo. Ci sta gestendo anche in questo caso il nostro patrimonio. Il nostro patrimonio dice alla nostra pancia, se mi lasci stare, sì è vero, comprerai sempre meno cose, però non hai l'ansia e lo stress di vedere l'oscillazione di questo valore, ma queste oscillazioni nel tempo devono portare valore.
I soldi fanno soldi. Oggi vi citerò come casi personali alcune pillole che mi lasciava mia madre, quindi parlo di vita vissuta, sia personale che professionale. È difficile, però dobbiamo imparare, noi come consulenti a veicolare al cliente, concetti semplici, il nostro è un mestiere complicato.


Dobbiamo sapere le cose, dobbiamo sapere anche che tutto il nostro sapere tecnico conta tecnicamente, dicono, il 7-8% nella acquisizione di un cliente e il resto è relazione. Ma oggi siamo giustamente, passatemi il termine, condannati a sapere molto bene le cose tecniche per collocare al meglio, costruire al meglio i portafogli dei nostri clienti, dare loro le risposte giuste alle domande che ci faranno. Poi il resto dobbiamo sapere che relazione. Relazione intesa come conoscenza del cliente e lui deve conoscere noi. Questo per far sì che le novità che apporteremo al suo modo di investire siano condivise e soprattutto comprese. Bene, allora, una regola molto semplice che espongo anche durante riunioni, più volte con tante persone, anche autorevoli, e vedo che ci capiamo. E quindi questo mi fa dire che la comunicazione è corretta.
Io sono di Reggio Emilia. Mia madre parlava esclusivamente dialetto reggiano. Solo nei momenti di crisi di mercato si esprimeva in italiano correttissimo. Allora vi racconto cosa succedeva. Mi arrivava la telefonata di mia madre e mi diceva Ciao Ottavio, sono la mamma. E io dicevo sì mamma, lo so che sei la mamma, dimmi. Non mi interessa come vanno gli investimenti, ma voglio solo sapere se ho i soldi per andare al mare con le ragazze.


Questo è il concetto perfetto di investimento. Sul medio e lungo periodo dove porterò valore al mio patrimonio devo investire quello che avanza rispetto a un investimento di breve, quindi di liquidità, che mi garantisca il mio tenore di vita in tranquillità. E quindi non avrò l'ansia, se il mercato scende, di dover vendere, svendere, regalare, perché, e cito ancora mia madre, non riesco ad andare al mare con le ragazze. No, la mia vita deve essere gestita e tranquilla. Devo essere tranquillo con gli investimenti di breve, la liquidità. Poi magari non sul conto corrente, ma ci sono tanti strumenti che ci possono garantire un minimo di redditività in totale sicurezza e tranquillità, pronti per essere spesi, passatemi il termine. Ecco che allora lì sarò io il padrone del mio patrimonio e non mi farò vincere dall'ansia e dall'emotività.
Ci fanno venire paura quando ci scrivono sui giornali o ci dicono in tv sui crolli o sui cali di mercato oggi bruciati in borsa mille miliardi. In borsa non si brucia nulla. C'è solo un passaggio di denaro. C’è chi vende o svende tante volte, c'è chi compra. Quindi non si brucia nulla. È un passaggio di denaro. Qualcuno che butta via, rinuncia a quello che aveva deciso di fare nel tempo oppure ha sbagliato la pianificazione e quindi ha bisogno di quella liquidità ed è costretto a svendere e c'è qualcun altro che compra. In barba al fatto che ci sia qualcun altro che per tv o sui giornali ci dica sta andando tutto male, ma lui compra. Ecco che allora se sapremo gestire in maniera equilibrata comunicando le nostre esigenze in maniera precisa al nostro consulente finanziario questo signore, questo professionista sarà in grado di svolgere al meglio il proprio lavoro pianificando correttamente una gestione del patrimonio che siamo noi a comandare. Noi come cliente, noi come consulente finanziario insieme per far sì che si raggiungano tutti gli obiettivi in serenità e tranquillità che avevamo in testa di raggiungere. Insieme, quindi come conseguenza di un'ottima pianificazione e un ottimo lavoro fatti insieme.

 
Nel mondo degli investimenti, la gestione del denaro è fondamentale: se non sai controllarlo, sarà il denaro a controllarti. Un corretto approccio al patrimonio, unito a pianificazione finanziaria e collaborazione con un consulente esperto, permette di investire senza ansia né emotività.

Il segreto sta nel bilanciare investimenti a medio-lungo termine con liquidità immediata, per proteggere il proprio tenore di vita e ottenere rendimento nel tempo. Solo così il cliente rimane padrone del proprio patrimonio, affrontando cali di mercato e oscillazioni senza dover svendere o reagire impulsivamente.