Premi INVIO per cercare o ESC per uscire

Microazioni Quotidiane

Finance

Per visualizzare il contenuto è necessario accettare i cookie preferenze, statistiche, marketing
youtube
Ciao, sono Ottavio, Ottavio Corali. Oggi parleremo dell'azione del piccolo, ovvero le nostre micro azioni quotidiane e quanto possono contare per crearci un capitale nel tempo.
Come dicevo in una puntata precedente, passatemi col sorriso questa affermazione, il mito del colpo di fortuna, dell'indovinare il titolo giusto, dell'avere comprato i bitcoin a un dollaro, averli tenuti anche e essere diventati ricchi è un bel mito, ma anche caratterialmente mi piace poco. Ho sempre sposato, interpretato, percorso un pensiero di un poeta greco, stiamo parlando del 776 avanti Cristo, quindi mal contati 3.000 anni fa, Esiodo, se aggiungi poco al poco, il poco diventerà molto.
Sembra una sciocchezza, ma una sciocchezza non è. Micro azioni quotidiane, quei soldini che spendo senza pensarci, quei 10 euro che non contano nulla, 20, magari tutti i giorni, spesi così senza pensarci, tanto è lo stesso, euro più, euro meno. Dio, se penso a 20 euro tutti i giorni sono 600 euro al mese, in un anno fanno 7.000 euro, pensate un po', 600 euro al mese, facciamo conto pari 500, sforziamoci di evitare, di stare attenti a queste piccole spese, alle quali non badiamo, pensiamo ad accantonare quei 500 euro al mese, di spese delle quali non ce ne siamo neanche resi conto, proviamo a scriverle dove le buttiamo, dove le mettiamo, e questi 6.000 euro all'anno, 6.000 euro all'anno e magari li accantoniamo per i prossimi 20 anni, fate un po' i conti, 6.000 euro all'anno per 20 anni, 120.000 euro più,scegliendo i mercati giusti, scegliendo attraverso il consiglio di un consulente finanziario, banalmente scegliendo di stare, visto il tempo che abbiamo di fronte, sull'economia reale, quindi un mercato che storicamente ci ha dato performance di tutto rispetto, forse possiamo pensare intorno a un 10% medio anno composto, dove c'è anche il potere, e non mi dilungherò oggi sul potere del rendimento composto, provate a pensare quanti possono diventare, possono raddoppiare? Direi di sì, a occhio, non vi sto a fare il conto. Pensate al potere dell'attenzione che possiamo, perché dipende da noi, non c'è nessun altro che ci guidi in questo, dipende semplicemente da noi, il potere quotidiano dell'accantonare, dell'evitare quelle piccole spese, che proprio perché sono piccole non ci badiamo, proviamo a scriverle, io ho fatto questo esercizio, per me, insieme ai miei figli, ma non per rendere la nostra vita grama, per l'amore di Dio, è l'effetto contrario, è per cercare di ottimizzare un flusso di denaro che, se non guidato, si perde, non ha valore, sono, come si dice normalmente, soldi buttati, perché buttarli?

A me non li regalano i miei fatturati annui, credo che a nessuno di voi venga regalato nulla, allora si scopre che, ma cavolo, ma sì, ma sì, questo, questo basta evitarlo, sì, non ci avevo pensato, bene, proviamo a scriverlo e scopriremo che veramente possiamo costruirci un capitale attraverso le piccole spese, i piccoli gesti, che possiamo quotidianamente evitare, non siamo qui solo per risparmiare denaro, d'accordo? Ci sta? Ci sta che ci vogliamo togliere qualche sfizio? Molto bene, allora, che ne so, il 50 per cento di quelle spese che non conteggio, non considero, li accantono e voilà, mi trovo con un capitale.
Vi porto un esempio personale, avevo preso l'abitudine di mettere una volta alla settimana 50 euro, proprio in contanti, in un barattolo, in casa, tutte le settimane, 50 euro, sono 52 settimane e mi sono pagato, erano tanti anni fa, il primo viaggio alle maldive che ho fatto, con 50 euro alla settimana che mettevo in una cassettina, io ho qualche anno in più magari di tanti, di coloro i quali mi stanno ascoltando in questo momento e da ragazzino, da bambino c'era la cassettina che ti regalava la banca e ci mettevi le monete, le lire, c'erano le 500 lire con le caravelle di Colombo, c'erano tutte le monetine e alla fine ti trovavi col capitale, ma il senso era quello esattamente che vi ho esposto prima e se 3.000 anni fa, alla regola che il poeta Esiodo ha scritto, perché non vale? Vale, assolutamente sì, se aggiungi poco al poco, quel poco diventerà molto e quindi mi fa molto piacere ricordare quegli anni in cui mettevo quei 50 euro nella cassettina, se lo faccio ancora sì, assolutamente sì, e scopro alla fine dell'anno che magari ci faccio qualche regalo in più a Natale e non me ne sono accorto, il senso è quello, non me ne sono accorto e pensate nei momenti in cui invece ce ne accorgiamo, scriviamo quel piccolo torrente di soldini che buttiamo via tutti i giorni, quella poca acqua tutti i giorni che accantono, alla fine ci riempio il serbatoio dell'acqua, giusto per usare un'immagine e una metafora e con quell'acqua andrò a innaffiare tanti bei fiori, tanti bei giardini che ho intorno a casa. Quindi attenzione alle piccole azioni quotidiane e, lo ripeto ancora, Esiodo 776 avanti Cristo, poeta greco, se aggiungi poco al poco, il poco diventerà molto.

Piccole azioni quotidiane: come costruire un capitale nel tempo

Costruire ricchezza non significa solo cercare il guadagno veloce o puntare su grandi investimenti immediati. Spesso sono le micro azioni quotidiane a fare la differenza nel lungo periodo. Piccoli accantonamenti, gesti ripetuti con costanza e attenzione alle spese giornaliere possano trasformarsi in un capitale significativo nel tempo.

Seguendo il principio del poeta greco Esiodo (776 a.C.) “se aggiungi poco al poco, il poco diventerà molto”, possiamo capire quanto contino i risparmi quotidiani. Ad esempio, evitare piccole spese superflue o mettere da parte 50 euro a settimana può diventare, con disciplina e pianificazione, un capitale utilizzabile per viaggi, investimenti o progetti personali.

Affidarsi a un consulente finanziario e scegliere strumenti adatti per valorizzare i risparmi permette di ottenere performance sostenibili nel tempo, senza rincorrere fortune improvvise. Con costanza, attenzione e consapevolezza, anche piccoli gesti diventano la base per la costruzione di una libertà finanziaria concreta.