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L’affidabilità è una disciplina invisibile, ma implacabile

Finance

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Ciao sono Ottavio, Ottavio Corali.
Oggi parleremo della affidabilità. Che cos'è che rende un professionista affidabile?


Affidabilità di un consulente finanziario. L'affidabilità la associo alla parola fiducia. Noi lavoriamo sulla fiducia. La fiducia che una persona che mi affida il patrimonio deve avere in me, io stesso devo avere fiducia nella persona che mi affida il patrimonio. Sembra molto facile ma non è facile. Molto spesso si confonde nel mio settore o nel mio mestiere l'essere affidabili, l'essere bravi con le performance, i rendimenti che porto al cliente, piuttosto che non indovinare il titolo giusto, l'investimento giusto. No, non è così.
L’ affidabilità è fatta di pochi pilastri, facilissimi, che si fanno con un cliente, che si fanno verso se stessi se si pianifica l'attività, che sono sapere dove si vuole arrivare, quindi l'obiettivo lo devo sapere io e nel caso in cui invece mi rapporti con un cliente conoscere i suoi obiettivi, quindi attraverso le domande, attraverso grande attenzione nei suoi confronti, stabilire un percorso e un metodo per raggiungere questi obiettivi, chiaro, esposto e condiviso. Poi va pianificato, va pianificato il mio obiettivo, va pianificato il percorso che intendo fare insieme a quella persona che in quel momento diventerà mio cliente. Mio cliente vuol dire affiancarlo in un percorso di crescita, affiancarlo nei cambiamenti che anche nella sua vita personale possono arrivare e comportano spesso di conseguenza anche variazioni alle impostazioni che avevo dato, ma sono variazioni condivise.
Il segreto per vincere, per essere affidabili, per essere sempre più solidi nel rapporto di fiducia è semplicemente, tra virgolette sottolineo semplicemente, la disciplina, ovvero fare bene le cose tutti i giorni, vuol dire essere coerenti tra ciò che dico e ciò che faccio, vuol dire tenere dei comportamenti in linea con la mia immagine professionale e non è facile, soprattutto oggi che c'è un uso e molto spesso un abuso dei social, devo stare molto attento, devo stare molto attento perché se sono un consulente finanziario il mio comportamento deve essere coerente in ufficio, fuori dall'ufficio, dal cliente e lontano da quel cliente perché ci guardano. E quindi questo diventa uno dei pilastri più importanti nella costruzione della fiducia.


Fiducia che molto spesso è legata a un sottile filo e quindi se ho costruito bene nel tempo il rapporto col mio cliente, la relazione con lui, perché tutto passa attraverso sta parola magica, relazione, quindi lui mi deve conoscere, io lo devo conoscere, siamo sempre due persone, fare un bel portafoglio oggi si può pensare tranquillamente a chat gpt ma per fortuna tra un portafoglio, tra chat gpt e tutto il resto ci sono due persone, uno nel ruolo di cliente, di persona che ha degli obiettivi, fa un lavoro diverso e ha bisogno di me, di un consulente finanziario che lo guidi nella pianificazione di un patrimonio, nella disciplina, nel mantenere fede alla parola data, fatemi dire perché ci sono momenti in cui la parola data vacilla sotto la pressione esterna del “oggi sono stati bruciati in borsa x mila miliardi” e tutto quello che sappiamo molto bene. Per cui la disciplina è un fattore chiave di successo insieme alla relazione e distruggere questo sottile filo ci vuole poco, serve venir meno a quello che avevo detto e questo capita soprattutto nei momenti più duri del mercato, più difficili, dove si naviga in acque tempestose e ci può scappare di nascondersi, di aspettare che la tempesta passi, ma è durante la tempesta magari che quel cliente ha bisogno di sentirci, semplicemente di sapere che esistiamo e che lui esiste per noi e se lì mi faccio risentire magari come spesso è capitato e ho visto nella mia carriera, mi faccio sentire a tempesta passata, ecco che la fiducia è andata, perché tutti sono capaci di farsi sentire, vedere nel momento in cui c'è il sole oppure se sono in barca a vela se c'è un bel vento, ma è nei momenti di difficoltà che dobbiamo rafforzare il nostro rapporto relazionale col cliente, unitamente a, ripeto, i fattori chiave di successo, coerenza tra quello che ho detto e quello che poi andrò a fare, perché le persone ci misurano, disciplina nel fare le cose bene tutti i giorni, far sentire le persone importanti, far sapere alle persone che esistiamo, che ci siamo e loro per noi. La banalità degli auguri di buon compleanno o semplicemente chiamare il nostro cliente solo per sapere come sta, oppure esserci ricordati perché è importante della laurea di un figlio, questo è difficile, è costanza, è disciplina, il cliente se ne accorge e lì si innesca un altro meccanismo virtuoso.
Parlerà bene di noi con i suoi amici e non dirà mai mi ha fatto guadagnare x per cento, dirà sempre mi trovo bene con lui e ti consiglio di andare da lui, ecco che lì tutto si trasforma, questa fatica di metodo, di pianificazione, di organizzazione, di disciplina, in una leva fantastica di crescita commerciale, sempre quale conseguenza del rapporto molto forte, della relazione che si deve instaurare tra due persone che lavorano insieme. Fondamentale nel rapporto di fiducia e qua faccio il dissacrante, è la gestione del no, la gestione del no è molto difficile ma crea un rapporto fiduciario molto forte e nella mia esperienza vedo che molto spesso si fa fatica, allora è molto più facile dire a un cliente che ci fa un richiesta assurda, da cliente, sapendo già che quella cosa non si può fare, vendergli per la paura di dirgli no, ci provo, vedo cosa posso fare, chiedo in direzione e qua si alimenta la speranza che quella richiesta, che il cliente sa essere praticamente impossibile, che questa richiesta venga forse esaudita e poi si arriva al no, perché se non si può fare, non si può fare e lì si incrina un rapporto fiduciario. Mentre invece se una cosa non si può fare, al cliente va detto non si può fare e gliela si motiva, per l'amore di Dio non va il no secco, no motivato, allora il cliente valorizzerà la nostra figura, perché vuol dire che abbiamo le idee chiare sulle cose che si possono fare e non si possono fare, da professionista, da professionista importante quale siamo, quindi non commettiamo mai l'errore di vendere una falsa speranza per la paura di dir di no subito, il no subito è perimetrare quello che è un rapporto, sempre e mi ripeto motivandolo, esattamente come si fa con un figlio o come hanno fatto i nostri padri, se una cosa non si può fare, non si può fare, perimetro quello che è un ambito di rapporto professionale e su questo no motivato, il cliente andrà a rafforzare il rapporto fiduciario e l'immagine professionale che avrà di noi.
L’affidabilità è una disciplina invisibile, ma implacabile. Nel mondo della consulenza finanziaria, non basta essere bravi a scegliere un investimento o ottenere un rendimento positivo: la vera forza di un consulente si costruisce attraverso fiducia, disciplina e coerenza.

Essere un consulente finanziario affidabile significa:
  • Conoscere e condividere gli obiettivi del cliente, stabilendo un metodo chiaro e trasparente.
  • Pianificare e rispettare con costanza le strategie di gestione patrimoniale.
  • Rafforzare la relazione anche nei momenti più complessi del mercato, quando il cliente ha più bisogno di sentirsi seguito.
  • Essere coerenti nel proprio ruolo, dentro e fuori dall’ufficio, per trasmettere sempre solidità e serietà.


La fiducia, infatti, si costruisce giorno dopo giorno con piccoli gesti: una telefonata nei momenti difficili, l’attenzione a un dettaglio personale, la capacità di dire “no” in modo motivato quando una richiesta non è realizzabile. È questa disciplina quotidiana che rende un professionista affidabile agli occhi del cliente.

Se cerchi un consulente finanziario affidabile, che ti accompagni nella pianificazione patrimoniale con metodo, coerenza e trasparenza, scopri il valore della disciplina invisibile che costruisce fiducia duratura.