Nel mondo della leadership aziendale, spesso si dà importanza a chi parla di più, a chi guida la conversazione o impone le proprie idee. Ma esiste una forma di leadership silenziosa, invisibile, che risiede nell’ascolto, nella capacità di cogliere il valore nascosto dietro il silenzio di un collaboratore.
In una riunione di lavoro, il silenzio non è assenza. Al contrario, può essere un segnale potente: di riflessione, di timore, di rispetto o semplicemente di una personalità più riservata. Come leader, è fondamentale saper leggere questi segnali e trasformarli in opportunità.
Nel mio metodo di lavoro metto al centro l’ascolto attivo e la valorizzazione della diversità di pensiero. Coordino un team di 17 persone, ognuna con il proprio modo di comunicare e contribuire. Il mio obiettivo è creare uno spazio sicuro dove ogni voce, anche quella più silenziosa, possa esprimersi liberamente.
Perché solo quando tutti partecipano davvero, si costruisce un’idea condivisa, solida e sostenibile.
Un percorso frutto della sintesi di pensieri diversi, e non dell’imposizione di una sola visione.